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22/10/2014

Dante preferisce l'Est?

 



Mentre diminuisce nei Paesi di Europa, lo studio della lingua italiana cresce in aree che vanno dall'Est europeo, Russia in testa, al Magreb, fino ai Paesi arabi, Cina e Vietnam. Cambia la geografia che comunque vede Germania e Stati Uniti numericamente di gran lunga in cima alla classifica. L'Italiano conquista terre nuove e il saldo, assicurano dal ministero degli Affari esteri, è positivo: è la quinta lingua più studiata al mondo, e in crescita. Nel 2012 erano circa 570mila gli allievi che imparavano la lingua italiana all'estero. Secondo la nuova mappatura, triplicano: si arriva a un milione e mezzo perché nei conteggi sono stati aggiunti scuole private, associazioni e istituti che prima sfuggivano al censimento. L'italiano come risorsa, come veicolo culturale, turistico ed economico di promozione del nostro Paese. Una sfida complicata ma fattibile. Si punta al web: in agenda c'è la creazione di un portale dell'Italiano che metta insieme l'offerta dei corsi, lezioni online, formazione a distanza per i professori e un osservatorio permanente. Dante e Michelangelo, il design, la moda, il cibo, la musica lirica, il turismo persino la Chiesa Cattolica. Dal “made in Italy” un richiamo: "La promozione linguistica non avrà il successo sperato se non è connessa allo scenario culturale simbolico".

Grazie a Laura Montanari

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