Fin dalle elementari ci hanno
insegnato questo semplice 'trucco' per imparare più facilmente: ripetere,
ripetere, ripetere. Ripetere per imparare una poesia a memoria, ripetere per
memorizzare le formule chimiche, ripetere per ricordare la storia.. Una
strategia che, però, sarebbe fallimentare. Secondo un nuovo studio la semplice
ripetizione potrebbe interferire con le capacità di memoria. Potrebbe
addirittura crearci qualche difficoltà nell'apprendere nuove informazioni su
quello stesso argomento che stiamo ripetendo. Ripetere può essere un tranello:
ci dà la sensazione di aver imparato qualcosa quando, in realtà, non è così.
Nello studio, i ricercatori hanno mostrato più volte ai partecipanti una lista
di oggetti, poi li hanno messi di fronte ad oggetti simili ("esche"):
coloro che avevano visto gli oggetti più volte riconoscevano più facilmente
l'oggetto originale ma trovavano qualche difficoltà con le esche. Insomma, la
loro memoria era più forte ma meno precisa. Sembra che succeda questo: quando
leggi qualcosa per la prima volta, impari molto. La seconda volta, invece,
leggi pensando: “Questo lo so, questo pure, questo l'ho già visto” cioè non
stai capendo sul serio la materia, non ne estrai nulla. La ri-lettura e la
ripetizione sono insidiose per questo. Perché ti danno la sensazione di sapere
tutto, quando, in verità, hai delle lacune. Quindi quando la nostra memoria si
inceppa, ecco 3 modi in cui possiamo rafforzarla:
1.
Usare il "Metodo
dei loci".
È un metodo molto antico ed è il padre delle tecniche di memoria. Consiste
nell'inserire gli oggetti in ordine sequenziale in un mondo 'immaginario',
creato apposta dalla nostra mente. Basta che identifichi un percorso o un
edificio familiare e inserire proprio lì gli oggetti che devi imparare. Ad
esempio, se vuoi memorizzare la parola "Macchina", "Nave",
"Cane", tutte insieme, cerca di costruire un'immagine mentale in cui
ci siano tutte e tre. Per frasi o parole più complicate, puoi creare una serie
di collegamenti tra loro, immaginando cosa possa unire i tuoi soggetti.
2.
Ripetere a
intervalli.
Ripetere non fa male. È meglio dire che non sempre è efficace. La cosa
migliore sarebbe dare il giusto spazio alla ripetizione e fare delle pause che
possano durare da un'ora a una settimana. Continuare a chiedere a te stesso di
ricordare alla perfezione una determinata cosa stressa la tua mente, non
apporta nulla di più. Quello che può fare bene, invece, è ripetere a intervalli
regolari di tempo. Ma quale sarebbe l'arco di tempo più giusto? Tutto dipende
dagli impegni. Possiamo ripetere dopo un'ora dal momento in cui abbiamo letto
il materiale, poi ancora dopo essere andati in palestra, poi ripassare dopo tre
giorni o una settimana.
3.
Collegare i punti.
Il segreto per memorizzare? Capire. In un recente studio neuroscientifico i
ricercatori hanno osservato che gli studenti al secondo anno di biologia
acquisivano meglio informazioni nuove perché potevano riferirsi a qualcosa che
avevano già studiato nel primo anno. Secondo i ricercatori se non sai
immediatamente la risposta, puoi provare a 'ripescare' qualcosa che hai
imparato in passato su quel determinato argomento. Questo ti aiuta a trovare la
risposta giusta. Basta, insomma, collegare i punti della nostra memoria.
Grazie
a Ilaria Betti
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