In
un mondo dove i single sono in aumento, cenare da soli non è un evento così
eccezionale né tantomeno triste e depressivo, anzi dev’essere un momento
importante della serata di ogni single che si rispetti. Paradossalmente in una
società dove aumenta il significato del cibo nella sua valenza sociale c’è
anche un esercito di persone in grosso aumento, che vivono sole e consumano una
parte dei propri pasti in solitudine. Ma non per questo si intristiscono o si
trascurano. Cucinare solo per se stessi può essere estremamanete appagante. In
effetti la cena in solitudine non pone i problemi che possono nascere con gli
altri. Uno è vegano, uno è abituato a mangiare insipido, l’altro è
intollerante: il piacere di mangiare con gli amici talvolta è stemperato dagli
inevitabili compromessi sul menù. Quando le persone mangiano da sole invece
emerge la vera inclinazione, proponendo una serie di ricette curate, ma non
eccessivamente elaborate che si abbinano bene a un’allegra cenetta in
solitudine. Oltretutto oggigiorno nelle grandi capitali del mondo ormai pranzetti
e spuntini sono consumati quasi la metà, in solitudine. Attualmente la cena in
solitudine è sempre più frequente ed esistono persino guide che dispensano
consigli sui ristoranti dove mangiare gioiosamente da soli. Quando la cena però
si consuma nel proprio appartamento e ce la cuciniamo da soli è essenziale
seguire alcuni consigli pratici e di buon senso. Per prima cosa non cedere alla
tentazione del “multitasking”:
cenare in piedi mentre si guarda la tv, si parla al teléfono e si naviga su
Internet. Per gustare veramente un pasto bisogna assolutamente evitare distrazioni.
La música può aiutare a concentrarsi
sui sapori e sui profumi, facendo sempre attenzione alle dosi: uno degli errori
più frequenti quando si mangia da soli è infatti quello di eccedere con le
porzioni, finendo poi con il mangiare troppo. L’altro errore ricorrente nella
cena in solitudine è la fretta, che invece bisogna combattere
gustandosi il momento. Essenziale è poi avere le ricette giuste, poiché è abbastanza irrealistico cucinare
alcuni piatti per una sola persona. Infine la messa in scena: per una cena in
solitudine che si rispetti si deve apparecchiare la tavola con cura
e dedizione anche sui dettagli (candele,
fiori, ecc.). Anche questo significa volersi bene e fa senz’altro bene.
Cosa ti prepari stasera?
Cosa ti prepari stasera?
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