Grazie a un addestramento molto esigente, i tassisti londinesi dispongono
infatti di una memoria eccezionale in grado di organizzare i tragitti migliori
per raggiungere ogni angolo di quella intrecciata città. Celebri, amati e
odiati, i “black cabs” sono in grado di identificare immediatamente il tragitto
urbano più veloce. Nella maggior parte dei casi, lo fanno senza riflettere,
senza stress. La loro testa è condizionata a reagire così. Una capacità di
orientarsi così immediata, ha finito per attirare l'attenzione dei ricercatori
che si sono messi al lavoro per studiare la materia grigia di questi famosi
tassisti. Alla fine, hanno concluso che guidare un black cab sviluppa una zona
particolare del cervello, l'ippocampo. Esso sembra essere legato al compito di
mappare gli spazi e all'apprendimento. All'origine di tutto, c’è la dura
formazione che i tassisti devono seguire per ricordare i nomi e i luoghi di
Londra. Lo studio per ottenere il diploma dura una media di tre anni con una
selezione severa : il 30% non approda agli esami finali. Ma chi arriva in fondo
può vantarsi di disporre di una memoria spaziale molto più sviluppata della
media. Non è poco.
NeuroEducation, NeuroPlasticity, NeuroCommunication, NeuroLanguage Learning & Coaching, Multilingualism, Multiculturalism, Interpersonal & Intercultural Communication.
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16/03/2016
02/03/2016
Da soli...non da soli...da soli...non da soli...
Secondo uno studio, gli Americani hanno un rapporto complicato col tempo
passato da soli. Anche se sono costantemente connessi grazie ai social network,
la verità è che oggi si sentono più soli che mai: più del 50% degli adulti in
America è single e circa 27 milioni di persone vivono da sole. Nel 1950 gli
adulti single americani erano appena il 22%, e il numero di individui che
vivevano da soli sfiorava appena i 4 milioni. Combinando questi dati al fatto
che oggi coloro che convolano a nozze sono mediamente più anziani, possiamo
dedurre che il tempo che passiamo con noi stessi come unica compagnia sia
considerevolmente aumentato. Il tempo speso da soli si differenzia dalla
solitudine cronica che è causa di diverse patologie, tra i quali la depressione
e una maggiore predisposizione ai problemi cardiaci. Ma ritagliarsi un po' di
tempo solo per noi può anche essere, al contrario, un'idea meravigliosa.
1.Ti divertirai esattamente allo stesso modo.
Ti divertirai esattamente alla stessa maniera svolgendo attività ricreative
sia che tu sia da solo sia che se ti trovi con altre persone: lo dice un recente
studio svolto presso la University of Maryland. La parte meno divertente arriva
quando inizi a pensare a come gli altri percepiscano il tuo stare da solo e la
preoccupazione che pensino semplicemente che non hai nessuno che voglia farti
compagnia. La ricerca fornisce dati empirici a dimostrazione del fatto che le
persone che rinunciano ad attività ricreative solo perché non hanno nessuno con
cui condividerle perdono l'occasione di vivere esperienze soddisfacenti.
2. Ti renderà più creativo.
Se sei una di quelle persone che ama fare brainstorming con gli altri,
forse dovresti ripensare la tua posizione. Quando si tratta di trovare nuove
strategie, diverse ricerche hanno dimostrato che le persone hanno idee migliori
quando sono da sole. Decenni di studi hanno dimostrato che dai gruppi di
brainstorming nascono meno idee rispetto a quelle che le stesse persone
troverebbero pensando da sole e poi confrontandosi.
3.Ti farà lavorare più duramente.
Occuparsi di un progetto da soli è probabilmente il modo più rapido ed
efficiente per fare le cose presto e bene.
4. Ti farà sentire più felice (se sei un introverso).
Non è un segreto il fatto che gli introversi interagiscano in maniera
differente col mondo - e una delle cose più importanti per queste persone è il
tempo passato da soli. Pensate ad ognuno di noi come al possessore di una
singola tazza di energie. Per gli introversi la maggior parte delle relazioni
sociali la svuotano un po', anziché riempirla come succede alle persone più
estroverse. Alla maggior parte degli introversi piace. Amano dare e incontrare
gli altri. Ma quando questa scorta termina, hanno bisogno un po' di tempo per
ricaricarsi.
5. Ti aiuterà a incontrare nuovi
amici.
Se ultimamente ti sentì un po' giù, prova a svolgere una delle tue attività
preferite da solo. Non solo ti divertirai, ma potresti anche incontrare persone
che condividono i tuoi stessi interessi.
6. Ti darà una mano contro la depressione.
Il tempo passato da soli può aiutare a combattere la depressione,
specialmente se si è adolescenti. Uno studio del 1997 ha rilevato che il tempo
passato da soli è estremamente importante per gli adolescenti. Gli adolescenti
che passano da soli una buona parte del loro tempo si adattano meglio e sono
più integrati di quelli che stanno soli troppo o troppo poco tempo.
7. Ti aiuterà a schiarire la mente.
Il nostro cervello ha bisogno di riposarsi e ricaricarsi per funzionare
bene come vorremmo. Per questo motivo, anche se non sei un introverso, il tempo
passato da solo è importante per elaborare e riflettere. Restare costantemente
"acceso" non fornisce al cervello tempo sufficiente per riposare e
ricaricarsi. Stare da soli senza distrazioni permette di schiarire la mente,
concentrarsi e pensare in maniera più chiara. È un'opportunità da non perdere
per rinfrancare corpo e cervello contemporaneamente.
8. Farai solo ciò che vuoi davvero fare.
Scegliere ciò che vuoi fare davvero può rivelarsi molto più divertente per
te. Allo stesso modo prenderti un giorno per te stesso significa che quel
giorno farai solo ciò che vuoi.
Ti pare poco?
01/03/2016
Imparare presto una nuova lingua? Utilizzate il metodo delle due “App”...
La neuroscienza osserva atentamente da tempo non solo i modi in cui le
persone imparano ma anche come dimenticano. La conclusione è che tutto ciò che
impariamo si dimentica molto presto. Alcuni studi ci diconono che senza una revisione
e una immediata applicazione, entro 2 settimane si dimentica tre quarti di
quello che abbiamo imparato. Questo è una terribile notizia per tutti coloro
che imparano una nuova lingua!
Cosa fare? Rivedere e applicare!
L'obiettivo di rivedere e applicare è quello di spostare le informazioni della
nuova lingua dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine. Questo
processo è chiamato apprendimento meccanico ed è ideale per fissare alcuni concetti
grammaticali che di per se sono astratti. Il nostro cervello fa molta più
fatica a memorizzare concetti astratti; bisogna contestualizzarli al più
presto.
Ecco qui alcuni suggerimenti:
1. Ripetere
e applicare subito. Avviare la revisione e l’applicazione entro una settimana
di aver imparato le parole, le frasi, i verbi. Più si aspetta, più sarà
difficile fissarle.
2.
Ripetere
e applicare spesso. Rivedere e applicare una lezione più volte fino a quando
abbiamo la sensazione di aver consolidato l’informazione.
3. Fare
delle pause. Dare il tempo al cervello di assorbire le nuove informazioni. Ciò
serve a non sovraccaricarlo. 10 minuti al giorno sono sufficienti.
Applicatevi e Applicatela!
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