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21/09/2014

Caro Francese e caro Spagnolo, ci dispiace ma...

La lingua più sexy del mondo? È l’italiano. La lingua di Dante trionfa su tredici lingue dopo un sondaggio lanciato da Cnn con le preferenze espresse via Facebook. «Suona come un sassofono Ferrari, è naturale». «L’accento italiano è un orgasmo di vocali che riflette lo spettro dell’esperienza italica: il fuoco dei suoi inizi bellicosi, il romanticismo del Rinascimento, la disfunzione di qualcosa simile a un governo dai tempi di Cesare». Nella classifica la lingua  italiana è seguita dal Francese e poi dallo Spagnolo, elemento che non fa altro che confermare “l’appeal” e l’erotismo che nell’immaginario collettivo degli americani hanno le lingue neo-latine. L’Inglese è solo al quinto posto ed è considerato autoritario, erudito, dotto e retto. L’inglese è battuto dal Ceco, nebuloso e misterioso. A sorpresa, un accento tradizionalmente considerato sensuale come l’argentino è finito all’ultimo posto della classifica. L’argentino è battuto persino dal Tailandese e dal Portoghese, invece ritenuto colorito oltre ad evocare aria di eterna vacanza. La Cnn specifica infine che la classifica non ha alcuna pretesa scientifica ma afferma che sono state prese in considerazione una gran numero di nazionalità.
Grazie a CNN

17/09/2014

Padova, record di stranieri iscritti in una materna: su 66 bambini solo uno è italiano!


Ormai nelle scuole italiane sono sempre di più i bambini stranieri iscritti, anche secondo gli ultimi dati previsionali che parlano di 740 mila nuovi iscritti stranieri nelle scuole italiane per il nuovo anno scolastico.
Ma nella scuola materna statale "Quadrifoglio" di Arcella, quartiere di Padova, si è raggiunto un vero record: su un totale di 66 ragazzi solo una bambina è italiana. Una scelta contestata dalla madre della bambina che non ha esitato a denunciare la sproporzione e a criticare la scelta educativa e ditattica dell'istituto.
La signora Eleonora Baccaro ha scritto al sindaco e in attesa di una risposta precisa che la sua protesta non è legata a motivi razziali ma alla preoccupazione che la bambina non possa essere indirizzata verso un cultura cristiana. Una preoccupazione condivisa dalle sei insegnanti che lamentano l'assenza di mediatori linguistici e culturali edenunciano le difficoltà di rapportarsi con genitori che spesso non parlano neanche l'italiano.
La protesta, specifica la signora, "non ha per niente una base di razzismo o d’intolleranza nei confronti di chi arriva da lontano". La preoccupazione è di natura culturale e pedagogica. Per la mamma si tratta di "un'integrazione al contrario", con la sua bambina costretta, in qualche modo, ad adattarsi alle altre culture e a rinunciare, ad esempio, alle recite tipiche del periodo natalizio. "Non ha nessun tipo di fondamento scientifico aver messo in piedi una scuola dove c’è un solo bambino italiano", sottolinea la signora Baccaro. 


                                                                                                                La Repubblica

15/09/2014

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