Cari Signori, anche se non ci
credete, l'Italiano è una fra le lingue più studiate al mondo. Un interesse in
crescita nonostante l'Italia non abbia una tradizione coloniale come Francia,
Spagna o Gran Bretagna che ne giustifichi la diffusione della lingua.
Eppure la nostra è la prima
tra le terze lingue straniere più studiate e come seconda lingua; dopo inglese,
spagnolo e francese si contende il quarto posto col tedesco. Ovviamente si
tratta di dati che tengono conto solo degli studenti regolarmente iscritti a
corsi riconosciuti, che non prendono in considerazioni quelli tenuti al di
fuori di circuiti ufficiali né gli appassionati che apprendono l'italiano per
vie meno ortodosse, grazie alla musica, il cinema, la televisione. Perché, se è
vero che l'Italiano è la lingua di Dante, Petrarca, Manzoni, Pirandello, e che
la nostra tradizione rinascimentale, la letteratura classica e la lirica sono
le prime ragioni per avvicinarsi alla nostra cultura, non bisogna tralasciare che
nell'era della comunicazione di massa l'Italiano è conosciuto anche grazie a tanti
personaggi dello spettacolo e della cultura che sin dai primi anni del
dopoguerra sono diventati famosi in tutto il mondo. Senza poi dimenticare che oggi
tra gli strumenti che più di tutti
facilitano la conoscenza delle lingue c'è il web e in questo l'Italiano non fa alcuna
eccezione.
Concludo esprimendo il mio
sincero dispiacere per aver deluso coloro che vanno in giro affermando che la
nostra lingua sia ormai “morta”.
Sarà per un’altra...lingua!
Grazie a Alice Rossini
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