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24/12/2014

Come diventare un infelice D.O.C.?


Secondo una recente ricerca psicologica, quasi il 50 per cento della nostra capacità di essere felici si trova entro il nostro raggio d'azione. Se ciò è vero, allora c'è speranza per tutti, felici ed infelici giacchè si potrebbe stabilire che essere felici o infelici è fondamentalmente una decisione strettamente personale. Ma come si diventa un infelice D.O.C.? Eccovi 7 consigli.
1.    Convinciti che la vita è dura e ingiusta.
La gente felice sa che a volte la vita può esser dura, e nei momenti più difficili tende a oscillare fra la curiosità e il vittimismo. Ci si assume le proprie responsabilità per essersi infilati in una determinata situazione, e ci si concentra sul come uscirne al più presto. La perseveranza nella soluzione dei problemi, invece del lamentarsi delle circostanze avverse, è uno dei sintomi di una persona felice. La persona infelice tende a percepirsi come una vittima della propria vita piuttosto che andare alla ricerca di una via d'uscita.
2.    Non fidarti di nessuno.
Un po' di discernimento è importante, ma è vero anche che la maggior parte della gente felice si fida del prossimo con la convinzione che nelle persone ci sia del buono, e non dando per scontato che tutti cerchino di fregarti. La gente felice, solitamente aperta ed amichevole nei confronti di coloro che incontra, genera intorno a sé un senso di comunità, e accoglie le nuove conoscenze a cuore aperto. La gente infelice è diffidente nei confronti di gran parte di coloro che incontra, e presume automaticamente che dell'estraneo non ci sia da fidarsi. Questo genere di comportamento fa sì da precludere lentamente qualunque legame al di fuori della propria cerchia interna, pregiudicando ogni possibilità di creare nuovi vincoli.
3.    Concentrati su ciò che non va nel mondo.
Nel mondo c'è parecchio che non va; tuttavia gli infelici si rendono ciechi di fronte a ciò che c'è davvero di buono, concentrandosi su quanto c'è di sbagliato. Sono quelli che si lamentano, reagendo ad ogni risvolto positivo con un “ma” o un “però”. La gente felice è ben consapevole dei problemi globali, ma controbilancia le proprie preoccupazioni constatando quanto c'è di buono; hanno entrambi gli occhi ben aperti. Gli infelici ne chiudono uno di fronte a tutto ciò che va bene, nel timore che li distragga da ciò che non va. Le persone felici mettono le cose in prospettiva. Sono consapevoli del fatto che questo nostro mondo abbia i suoi problemi, ma non perdono di vista ciò che va bene.
4.    Paragonati agli altri e cova invidia.
Gli infelici ritengono che il benessere del prossimo li depauperi del proprio. Sono convinti che non ce ne sia abbastanza per tutti, e confrontano costantemente la propria fortuna con quella degli altri. Cosa che conduce all'invidia e al risentimento. La gente felice sa che la fortuna e le buone occasioni degli altri non sono altro che la dimostrazione di quello a cui si può concretamente aspirare. La gente felice è convinta che le loro possibilità siano illimitate, e non finiscono con l'impantanarsi nel pensiero che, nella vita, la buona stella di qualcuno oscuri la propria.
5.    Sforzati di tenere tutta la tua vita sotto controllo.
C'è una differenza fra tenere le cose sotto controllo e sforzarsi di raggiungere i propri obiettivi. La gente felice compie passi quotidiani per raggiungerli, ma sa bene che in fin dei conti c'è poco da controllare di fronte ai casi della vita. Gli infelici tendono invece ad amministrare ogni dettaglio, sforzandosi di prevedere ciascuna possibile conseguenza, ma quando poi la vita mette loro i bastoni fra le ruote finiscono col cadere platealmente a pezzi. La gente felice è altrettanto capace di concentrarsi, pur essendo in grado di seguire il flusso, e di non crollare quando la vita tira un colpo basso. Il succo in questo caso è cercare di puntare agli obiettivi e restare concentrati, ma anche saper accettare il momento difficile senza abbattersi se i propri minuziosi programmi vanno a gambe all'aria, perché è così che funziona. Seguire il flusso è il piano B delle persone felici.
6.    Guarda al futuro con preoccupazione e con timore.
Lo spazio nella tua mente non è infinito. Gli infelici lo riempiono con pensieri su ciò che potrebbe andar male, e non con ciò che potrebbe andare per il verso giusto. Le persone felici accettano le delusioni quando arrivano, ma si concedono di sognare a occhi aperti ciò che vorrebbero potersi aspettare dalla vita. Gli infelici riempiono quello stesso spazio con un senso costante di preoccupazione e timore. Anche le persone felici provano timori e preoccupazioni, ma compiono una distinzione importante fra il percepirli e l'esperirli. Quando il timore o la preoccupazione s'affaccia nella loro testa, si chiedono se sia possibile fare qualcosa per prevenirli, e lo fanno. In caso contrario, si rendono conto di essere caduti in un vortice di paura, e la lasciano andare.
7.    Riempi le tue conversazioni di pettegolezzi e lamentele.
Gli infelici prediligono vivere nel passato. Quanto gli è accaduto, le difficoltà che hanno incontrato: sono questi i loro argomenti preferiti. E quando non hanno più niente da dire, si concentrano sulle vite degli altri, e iniziano a spettegolare. La gente felice vive nel presente e sogna il futuro. Le loro vibrazioni positive si avvertono subito. Sono entusiasti di qualcosa a cui stanno lavorando, grati di ciò che hanno, e sognano ciò che la vita potrebbe portare loro. Ovviamente nessuno di noi è perfetto. Ogni tanto capita che ci si tuffi nelle acque della negatività, ma ciò che conta è quanto si rimane ammollo, e quanto in fretta si riemerge. Ciò che distingue la gente felice dagli infelici è una pratica quotidiana delle abitudini positive e di non il fare tutto in modo perfetto.
Grazie a Tamara Star

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