Being bilingual has some obvious advantages.
Learning more than one language enables new conversations and new experiences.
However, in recent years, psychology researchers have demonstrated some less
obvious advantages of bilingualism, too. For instance, bilingual may enjoy
certain cognitive benefits, such as improved executive function, which is
critical for problem solving and other mentally demanding activities. Now, two
new studies demonstrate that multilingual exposure improves not only cognitive
skills but also social abilities. One study shows that multilingual can be
better at communication than monolingual. If you think about it, this makes
intuitive sense. Interpreting someone’s utterance often requires attending not
just to its content, but also to the surrounding context. People in
multilingual environments have social experiences that provide routine practice
in considering the perspectives of others: They have to think about who speaks
which language to whom, who understands which content and the times and places
in which different languages are spoken. They also found that who were
effectively monolingual yet regularly exposed to another language were just as
talented as the bilingual at this task was. It seems that live in an
environment in which multiple languages are spoken, rather than being bilingual
per se, is the driving factor.
NeuroEducation, NeuroPlasticity, NeuroCommunication, NeuroLanguage Learning & Coaching, Multilingualism, Multiculturalism, Interpersonal & Intercultural Communication.
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29/03/2016
Raiva: respirar fundo e contar até dez? Esqueça!
Sentir raiva, de vez em quando, pode ser bom
para você. A raiva diminui a concentração de cortisol (hormônio do estresse) no
sangue. Além de diminuir o nível de cortisol no sangue, o cérebro registra o momento
de raiva no lado esquerdo do cérebro. E é por ali que passam as boas emoções e
ainda desencadeia uma sensação de proximidade que te deixa mais feliz. Normalmente,
quando estamos bravos mostramos uma tendência natural de chegar mais perto
daquilo que nos incomoda, para eliminá-lo. O cérebro só registra a aproximação,
mas não vê o estímulo negativo que veio dela. Aí você fica feliz. E menos
estressado. Portanto, permita-se ter alguns momentos de raivinha mas cuidado
para não exagerar: a pesquisa mostrou que os excessos constantes de raiva têm
efeito contrário e só fazem mal para você.
Volete una vita sana? Vivete in Italia!
Secondo quanto emerso da una ricerca, l’Italia risulta il secondo paese più
sano al mondo, sulla base di dati raccolti dall’ONU, la Banca Mondiale e l’OMS.
Chi vive in Italia gode di tassi di salute altissimi. In questa classifica
siamo dietro soltanto a Singapore
tuttavia siamo i primi in Europa. La ricerca ha preso in considerazione
due categorie di analisi: la percentuale di fattori di rischio e quella degli
indicatori salutari positivi. Nel primo caso si considerano le percentuali di
diffusione di fumo, alcol, incidenza del colesterolo, ecc…, nel secondo le
aspettative di vita, cause di morte. Ma quali sono i fattori che hanno determinato
questa classifica? Innanzitutto, il sistema sanitario. E’ indiscutibile che la
Sanità in Italia sia cresciuta in efficienza e tecnologia. Secondo l’OCSE siamo
uno dei paesi con il più alto numero di medici per abitanti, molto sopra la
media dei paesi OCSE. L’altro fattore è la dieta. L’Italia è il paese della
dieta Mediterranea, quella che è diventata patrimonio immateriale dell’umanità
dell’UNESCO. Probabilmente una delle diete più sane e più ricche di elementi
necessari al fabbisogno di ogni individuo. Nella ricerca si considera che i
bassi tassi di obesità sono dovuti, oltre alla ottima dieta, ad una vita meno
sedentaria e più solciale di altri paesi: in Italia si cammina di più e ci si
sta più insieme. Infine, l’altra variabile importante è il buon clima che aiuta
il benessere fisico mentale.
Soddisfatti?
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