Nella vita c’è sempre qualcosa che non va.
I risultati di una ricerca dimostrano che l’irritazione e le
lamentele si autoalimentano.
Lamentarci di qualcosa che non possiamo
controllare provoca una momentanea sensazione di catarsi, ma in genere peggiora
le cose, aumentando l’attenzione che dedichiamo a quel problema, il che lo
rende ancora più invadente. Finiamo per avere una percezione più acuta del
problema.
Nella vita c’è sempre qualcosa che non va.
Siamo stressati anche quando il motivo della lamentela non
c’è, perché comunque rimaniamo in tensione.
Lamentarsi alimenta l’irritazione.
I buddisti hanno capito come affrontare il problema: Il “non
appagamento” è una costante nella nostra vita (Duhkha).
Una delle grandi interpretazioni del buddismo è che
l’insoddisfazione non deriva dalle situazioni stesse, ma dal modo in cui
pensiamo di raggiungere la felicità: cercando le situazioni ideali e sperando
che durino per sempre.
È una ricerca destinata a fallire.
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