Neo: “Mi fanno male gli
occhi”.
Morpheus: “Perché non li hai
mai usati”.
The Matrix
Ecco, secondo Chomsky, le 10 regole che i potenti usano, attraverso i
grandi mezzi di comunicazione, per filtrare e far arrivare alla gente solo
determinate informazioni o messaggi attraverso una sfacciata manipolazione
mentale.
1 -La strategia della
distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della
distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi
importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche,
attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di
informazioni insignificanti. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai
veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il
pubblico occupato senza nessun tempo per pensare.
2 – Creare problemi e poi
offrire le soluzioni
Questo metodo è anche chiamato “problema-reazione-soluzione”. Si crea un
problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del
pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si
desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi
la violenza urbana con lo scopo che il pubblico richieda più leggi sulla
sicurezza a discapito della libertà; creare una crisi economica per far
accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e dei
servizi pubblici.
3 – La strategia della
gradualità
Per rendere accettabile una misura inaccettabile, basta applicarla
gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ la strategia preferita del
neoliberismo. Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità,
disoccupazione in massa, salari che non garantiscono più redditi dignitosi, tanti
cambiamenti che provocherebbero una rivoluzione se fossero applicati in una
sola volta.
4 – La strategia del
differire
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di
presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica,
nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio
futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello
impiegato immediatamente. Secondo, perché la massa, ha sempre la tendenza a
sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio
richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per
abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il
momento.
5 – Rivolgersi al pubblico
come ai bambini
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi,
argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte
vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una persona di pochi anni o
un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si
tende ad usare un tono infantile.
6 – Usare l’emozione molto
più della riflessione
Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito
su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre,
l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per
impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre
comportamenti.
7 – Mantenere il pubblico nell’ignoranza
e nella mediocrità
Far sì che il pubblico sia incapace di comprendere i metodi usati per il
suo controllo e la sua schiavitù. La qualità dell’educazione data alle classi
sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che
la distanza culturale tra le classi inferiori e le classi superiori sia e
rimanga impossibile da colmare.
8 – Stimolare il pubblico ad
essere compiacente con la mediocrità
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e
ignoranti, superficiali…
9 – Rafforzare
l’auto-colpevolezza
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua
disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o
dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico,
l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato
depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione
non c’è rivoluzione.
10 – Conoscere gli individui
meglio di quanto loro stessi si conoscono
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un
divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e
utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la
psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere
umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il “sistema” è riuscito a
conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo
significa che, nella maggior parte dei casi, il “sistema” esercita un controllo
ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo
esercita su sé stesso.
Noam Chomsky è il più grande
intellettuale vivente, da sempre impegnato in difesa della libertà di
pensiero. Il 16 aprile 2004 ha ricevuto
la laurea honoris causa in Lettere dall’Ateneo Fiorentino come riconoscimento
al suo importante contributo allo studio nel campo delle scienze del linguaggio
e delle capacità cognitive.
“Ci sono campi, campi sterminati dove
gli esseri umani non nascono, vengono coltivati”. Morpheus, The Matrix
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