Attraverso tecniche di neuroimmagine, la scienza ha identificato alcune
attività che modificano il cervello in modo permanente, cambiando la sua
struttura, aumentando o riducendo la sua dimensione o alterando la chimica.
Cose che fanno bene...
1. Leggere romanzi.
Leggere può trasformare la struttura di certe aree cerebrali. Ad esempio,
le connessioni neurali nel lobo temporale, legate al linguaggio, e quelle nel
solco centrale, legate all’attività motoria, aumentano dopo la lettura di un
romanzo. Un altro lavoro suggerisce che romanzi di autori surrealisti creano
nuovi schemi cerebrali che ci rendono più intelligenti.
2. Giocare videogiochi.
Uno studio ha dimostrato che giocare per circa 10 ore può modificare
l’attività elettrica del cervello. I miglioramenti riguardano sia l’attenzione
visiva, sia la capacità di ignorare le informazioni non rilevanti. In altre
parole, i videogiochi d’azione possono aiutare lo sviluppo dell’attenzione
selettiva spaziale, abilità che si rivela molto utile in diverse attività
quotidiane.
3. Meditare.
Dopo aver meditato, il nostro cervello non è più lo stesso: dall’aumento
della sostanza grigia nell’ippocampo che migliora la nostra memoria, alla
riduzione del livello di cortisolo (l’ormone dello stress) e della sensazione
di ansia, all’aumento del volume in aree connesse alla regolazione delle
emozioni, alle emozioni positive e all’autocontrollo, fino al miglioramento
della nostra capacità di prestare attenzione.
4. Praticare sport.
Allenare il nostro corpo può aumentare il volume dell’ippocampo,
consentendoci una memoria migliore. L’attività fisica può anche aiutare il
nostro cervello a invecchiare meglio, ovvero a non invecchiare troppo in
fretta, e stimola anche la neuroplasticità, in quanto favorisce la crescita di
nuove connessioni tra le cellule in varie aree corticali.
5. Imparare.
Imparare qualcosa di nuovo cambia la biochimica del nostro cervello: a
livello delle connessioni tra neuroni, una proteina chiamata delta-catenina si
lega a un acido grasso per permetterci di immagazzinare nuovi dati nella nostra
memoria. Ma anche la struttura del cervello cambia: imparare una nuova lingua
(vedi bilingui) o conoscere perfettamente le strade della nostra città per
esempio, aumenta la sostanza grigia del nostro cervello (vedi tassisti).
6. Giocolare.
Riuscire a far ruotare nell’aria tre palline non è soltanto divertente, ma
anche un importante stimolo cognitivo. Come dimostrato da uno studio, quest’attività
produce cambiamenti nella sostanza bianca del cervello, a qualsiasi età. Dopo
un allenamento di mezz’ora al giorno per sei settimane, si sono osservati
cambiamenti visibili nei collegamenti cerebrali in aree correlate
principalmente alla visione periferica, una capacità estremamente importante
nella vita di tutti i giorni.
Cose che fanno male...
1. Accumulare troppi grassi.
Accumulare troppi grassi non solo è dannoso per il metabolismo, in quanto
aumenta il rischio di problemi cardiaci, ipertensione e diabete, ma può essere
nocivo anche per il cervello. Più alto l’indice di massa corporea, maggiore è
il rischio di un rimpicciolimento del cervello con l’avanzare dell’età. Questo
potrebbe renderci più inclini a sviluppare la demenza o il morbo di Alzheimer.
2. Dormire poco.
Tra i danni causati da una mancanza di sonno che abbiamo riportato qui, vi
è senza dubbio anche il rimpicciolimento del nostro cervello. Questo può
verificarsi in aree importanti come i lobi temporali, parietali e frontali,
ovvero in quelle aree responsabili, tra l’altro, del linguaggio, del tatto,
dell’equilibrio e della capacità di eseguire calcoli o prendere decisioni.
3. Sentire dolore cronico.
Per quanto si possa riuscire a convivere con la sofferenza perenne (fisica
o psichica), il cervello comunque si altera. In modo particolare, l’area in cui
si registrano le maggiori alterazioni delle connessioni neurali è la corteccia
frontale, associata alla gestione delle emozioni. Se si prova dolore in
qualsiasi momento, certe aree cerebrali sono continuamente attive, con il
conseguente deterioramento ed eventuale morte di neuroni, che danneggiano in
modo permanente il cervello causando anche disturbi del sonno e incapacità
decisionale.
4. Fumare.
Quando pensiamo agli effetti del tabacco sulla nostra salute, non dobbiamo
considerare solo i polmoni: la dipendenza dalla nicotina è pericolosa anche per
il cervello. Ricercatori hanno infatti scoperto che il cervello dei fumatori
presenta meno aminoacidi N-acetilaspartate (NNA) nella corteccia cingolata
anteriore, la parte del cervello che elabora il piacere e il dolore. Bassi
livelli di NAA sono connessi a disturbi psichiatrici come la schizofrenia o la
demenza, così come la tendenza all’abuso di droghe.
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