Secondo un sondaggio, il 51% delle
persone tra i 15 e i 50 anni controllano in media lo Smartphone da 75 a 110
volte al giorno.
Dal sondaggio emerge che specialmente
i giovani non riescono a staccarsi dalla “rete”. Il bisogno di controllare
continuamente lo Smartphone non li abbandona neppure di notte. Purtroppo anche
gli adulti non hanno comportamenti molto diversi: il 58% non sa stare senza
cellulare.
Queste dipendenze stanno producendo
alterazioni nel nostro comportamento interpersonale. La più rischiosa è
l'isolamento sociale.
I giovani di oggi sono molto più
impulsivi e hanno grande difficoltà a gestire la noia. Sono meno curiosi, non
sentono il bisogno di verificare le fonti da cui traggono notizie o a fare
ricerche per controllare se quello che hanno letto è vero. Stiamo andando verso
una costruzione di una identità digitale.
Un’altra alterazione è l’allontanarsi
dall'empatia, fino a far diventare indifferenti al dolore altrui. Tutto quello
che si fa lo si vuole condividere subito. Senza pensare alle conseguenze che
ricadranno su di sé né tantomeno sugli altri. La tecnologia ci permette di
vivere tutto in modo immediato, anche la paura o un evento traumatico, ma non
personalmente. Siamo spettatori assenti: non ci sono emozioni in quello spazio
virtuale. Si condivide e basta. Si è centrati sul bisogno immediato, senza
pensare.
Il fenomeno Hikikomori (Hiku: tirare indietro – Komoru: ritirarsi) corrisponde
al termine Social Withdrawal e si
riferisce a una condizione emozionale caratterizzata da desiderio di solitudine
di isolamento dalla società e dalle relazioni interpersonali.
Gli Hikikomori sono ragazzi e adulti,
di età compresa tra i 13 e i 35 anni, che decidono volontariamente di vivere
reclusi nelle proprie stanze, evitando qualsiasi tipo di contatto col mondo
esterno, familiari inclusi. Si tratta di una sorta di auto-esclusione dalla
società odierna, le cui pressioni e richieste vengono percepite come insostenibili.
Come possiamo capire se la dipendenza
che caratterizza i ragazzi è nella norma o se invece sta diventando patologica?
·
L'alterazione del ciclo sonno-veglia
·
Il mutare della condivisione sociale offline
·
Il modificarsi di alcuni tratti caratteriali
Dobbiamo stabilire dei momenti della
giornata in famiglia sconnessi dalle tecnologie. Delle ore senza cellulare dove
si gioca tutti insieme, si fanno lavori manuali, si esce per una passeggiata in
un'area verde. Momenti in cui si abbandona il contatto virtuale e si torna al
contatto reale tra esseri umani e natura.
Da non sottovalutare.
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