Molti pensano che per meditare bisognerebbe per forza andarsene nel Tibet e come
Brad Pitt, rimanerci per 7 anni. Vi assicuro che non ce ne bisogno.
Un semplice compito quotidiano può essere trasformato nel momento ideale
per una meditazione di piena consapevolezza (mindfulness): il rassettare.
L’ordine, nella filosofia Zen più che un fine in sé, è un processo infinito
e intermittente che coesiste sempre con il caos e che deve essere cercato,
poiché non viene mai da solo. Noi non possiamo avanzare verso i sentieri dell’illuminazione
se non siamo in ordine, sia nella mente che nello spirito.
Lo stesso accade nella nostra casa: dobbiamo pulire e ordinare ogni tanto.
Uno spazio ordinato serve per comprendere meglio l’ordine mentale e spirituale
di cui ci parla la filosofia Zen.
Ordinare casa in modo consapevole e rilassato, rimuovendo la polvere come
se stessimo rimuovendola dal nostro spirito, è un modo efficace per il mindfulness. Essa è un’attività che nei
templi buddisti è conosciuta come soji:
il momento della mattina in cui, appena alzati e prima di meditare o pregare, i
monaci eseguono il compito specifico di pulizia per 20 minuti. Qualcosa che
dovremmo fare tutti, con calma, in silenzio almeno una volta a settimana. La
questione importante è quale tipo di energia riusciamo a sviluppare durante
questo momento per trasformarlo da un compito noioso in un momento di
riflessione e introspettiva.
I vantaggi di ordinare casa sono stati anche dimostrati dalla neuroscienza.
Secondo alcune ricerche, le persone che con piacere spesso mettono in ordine le
loro case sono più rilassate, soffrono meno stress e sono più disciplinati.
“La mente è la casa e la casa è la mente”.
“Lo spirituale è materiale e il materiale è spirituale”.
Taisen Deshimaru
Grazie a Shoukei Matsumoto, autore del libro <A Monk’s Guide to a Clean
House and Mind>.
No comments:
Post a Comment