Quante volte avrete
ascoltato: "Perché una
ragazza carina come te studia materie scientifiche?".
Il 97% dei premi Nobel scientifici
sono stati finora assegnati solo a uomini. E in Occidente, tra il 2000 e il
2010 la proporzione di donne con incarichi di ricerca scientifica è rimasta
bassa, meno di un terzo dei posti, aumentando di soli tre punti: dal 26 al 29%.
Solo l'11% degli alti incarichi accademici in Occidente è occupato da
scienziate. Gli stereotipi sono ancora straordinariamente forti. Una indagine
condotta in cinque paesi europei, ha dimostrato che solo il 10% degli
intervistati pensa che le donne abbiano particolari attitudini per la scienza e
ben il 67% è convinto che non abbiano le capacità necessarie per una carriera
scientifica di alto livello. Per la stragrande maggioranza degli intervistati
le donne sono più portate per le le scienze sociali (38%), la comunicazione
(20%), le lingue (13%), l'arte (8%). Le scienze vengono alla fine (10%) seguite
da management e politica (5%). La cosa “sorprendente”
è che queste risposte in qualche modo sessiste sono condivise sia dagli uomini
che dalle donne. Le percentuali non variano poi tanto a seconda del genere,
segno che gli stereotipi sono ben radicati anche nelle mentalità. Quando si
chiede a alcune donne di immaginare una carriera da scienziata, il 2% pensa all'astronomia,
il 10% alla fisica o alla chimica, il 24% cita il lavoro di ricerca e appena il
3% la matematica o l'ingegneria eppure vi domando: Chi ha identificato il virus
Hiv? L'immunologa Françoise Barré-Sinoussi. Chi ha trovato il gene responsabile
del tumore al seno? Una genetista statunitense, Mary-Claire King. Chi ha
scoperto la composizione di Elio e Idrogeno delle stelle? L’astronoma inglese Cecilia
Payne. In generale, quando si domanda a qualcuno di ricordare un grande
scienziato il 71% delle persone dice un nome maschile, Albert Einstein al primo
posto. Ma dove si incuba questo pregiudizio? Nella scuola è dove si formano le prime discriminazioni, proprio
durante l'adolescenza. Solo il 35% delle donne si è sentita incoraggiata a fare
studi scientifici, il 9% ha avuto invece segnali negativi al riguardo. Il
risultato sono due linee che si biforcano, ovvero l'andamento del percorso di
studi e carriera a seconda del genere. Al liceo i ragazzi sono ancora quasi
alla pari nello studio di materie scientifiche: 51% di uomini e 49% di donne.
Già all'università comincia a scavarsi un solco. Nelle facoltà scientifiche gli
iscritti sono il 68% contro il 32% di iscritte, una distanza che sale fino al
75% contro il 25% al livello di dottorato. Bisogna combattere i
pregiudizi sin dalla scuola. Il primo passo per sconfiggere gli stereotipi è
accorgersi che esistono, nonostante il lungo cammino di emancipazione.
Da dove
cominciamo?