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24/04/2017

Empatia: Un superpotere che ci rende unici…

La Genesi - Michelangelo

L’uomo ha sviluppato più di tutti gli altri animali la capacità di partecipare ai sentimenti altrui al punto da poter decifrare e persino anticipare i pensieri e i comportamenti di chi ha di fronte.

Migliaia di anni di evoluzione hanno reso il nostro cervello sempre più potente nel calcolo. Ma la nostra «dotazione» più importante ci ha permesso di stabilire relazioni e di «leggere» nella mente degli altri facendoci provare le loro stesse emozioni. Ecco a voi la Empatia.

L’Empatia è la base della natura sociale dell’uomo. Essa rende possibile l’apprendimento e le relazioni affettive. L’Empatia ci porta a provare le stesse emozioni del nostro interlocutore e quindi anche a superare l’egocentrismo per accogliere l’altro, realizzare interazioni più soddisfacenti, costruire proficui legami sociali.

L’Empatia neutralizza (in parte e non in tutti, purtroppo) il nostro istinto di avere pregiudizi e a costruire barriere. L’Empatia ha consentito la nostra evoluzione e ci ha permesso di realizzare una società come la conosciamo oggi. Le capacità di potere stabilire rapporti con gli altri sono utili a tutti in tutti gli aspetti della vita. Queste doti non sono determinate soltanto dai geni, ma si possono (e si devono) imparare sin da bambini.

Crescendo, attraverso le nostre esperienze e l’osservazione del mondo, impariamo sempre più a capire gli altri e quindi prevederne azioni e reazioni.

La maggior parte di queste abilità si sviluppa nei primi 6 anni di vita, tuttavia è possibile migliorare la nostra capacità di Empatia anche da adulti, con ampi benefici per la nostra convivenza.

La base biologica di tutto questo risiede nei “neuroni specchio” (scoperti negli anni Ottanta, da Giacomo Rizzolatti dell’Università di Parma) che si attivano quando compiamo un’azione ma anche quando vediamo compierla. Esse consentono al nostro cervello di vivere una sorta di “simulazione dell’esperienza altrui”, essenziale per comprendere davvero chi abbiamo di fronte e interagire con lui.

Questa capacità fa parte della Intelligenza Emotiva che non tutti possediamo in ugual grado, ma che volendo, possiamo sviluppare.

Leggere libri di buona qualità aiuta a sviluppare e rafforzare l’Empatia: calarsi nelle storie e immedesimarsi nei panni dei personaggi è come guardare la realtà da un punto di vista diverso e costituisce un efficace esercizio per imparare a interpretare emozioni, gesti e comportamenti del prossimo anche nella vita quotidiana, affinando la capacità di leggere e capire la mente altrui. 

Il nostro cervello sembra disegnato per credere in qualcosa che vada oltre quello che vediamo e tocchiamo. 

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