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20/02/2018

¿Preocupados por el envejecimiento? ¡Bailemos!



Ya sabemos que el ejercicio tiene el efecto beneficioso de desacelerar o incluso contrarrestar el inevitable deterioro relacionado con la edad en lo que a capacidad mental y física se refiere. Sin embargo, un nuevo estudio, publicado en la revista Frontiers in Human Neuroscience, muestra el baile como el ejercicio más efectivo para desacelerar los procesos de envejecimiento de nuestro cerebro.

Este estudio muestra que, entre todos los diferentes tipos de ejercicio físico, solo el baile conduce a cambios de comportamiento notables en términos de un mejor equilibrio. La gran diferencia radica en la relación entre el desafío adicional de aprender rutinas de baile con un aumento en la región del hipocampo, el área del cerebro específicamente relacionada con la edad, con la memoria, con el aprendizaje, así como con el equilibrio.
Mientras que los científicos saben que el ejercicio físico puede combatir el declive cerebral relacionado con la edad, este estudio muestra que el baile y específicamente el cambio continuo de las rutinas de baile y la coreografía, es más efectivo que el ejercicio repetitivo, como el andar en bicicleta o el correr o trotar.

Para efectivizar las ventajas del baile, en lugar de enfocarnos en cómo nos vemos mientras bailamos, abandonémonos sin más a la música y a las emociones que nos otorga.

La música es una excelente terapeuta para cuerpo, mente y alma.

Let's dance
Put on your red shoes and dance the blues
Let's dance…

David Bowie

Educhiamoci al silenzio, in silenzio…










“Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo.” Buddha



Parlare di meno, ascoltarci di più. È un esercizio che bisogna praticare quotidianamente.

Le parole sono importanti per comunicare ma oggigiorno siamo giunti al punto che non riusciamo più a stare in silenzio che dev’essere riempito anche con le parole più inutili e insignificanti oppure offensive.
Parlare sempre, di tutto e di tutti e non fermarsi mai ci fa perdere una quantità di energia che potrebbe essere utilizzata in qualcos’altro di più costruttivo. Pettegolezzi, giudizi sugli altri, lamentele, critiche, sono tutti modi per riempire un grande vuoto, una grande insoddisfazione che c’è dentro di noi.
Tornare a vivere il silenzio senza sentire il bisogno impellente di riempirlo con qualsiasi spazzatura, senza timore ma con rispetto, curiosi di scoprire dove ci può condurre.
Ponderare bene le nostre parole, quelle dette ma anche quelle scritte; considerarle dei doni preziosi da regalare solo in certe occasioni. C’è sempre il tempo per condividere con gli altri, se lo si desidera, in modo pacato, fermo e presente.
Il parlare ha bisogno di energia: cerchiamo che quest’energia sia positiva. Per farlo dobbiamo prima di tutto attuare una faticosa opera di autoeducazione: dobbiamo imparare ad essere presenti, centrati, consapevoli. Dobbiamo imparare a evitare le parole superficiali, violente, brutte e inutili.
Un modo per esercitarsi al silenzio consapevole è quello di scegliere una giornata per stare in silenzio il più possibile. 

Provateci, ma non dite niente…

19/02/2018

Claves para no amargarse (tanto) la vida y ser (un poco) menos infeliz…



Me he permitido modificar el título de un libro de mi estimado colega Tal Ben-Shazar que trata sobre la felicidad. Comparto con ustedes algunas de las claves que, según él, nos pueden ayudar a alcanzarla.

1.- Practiquemos algún ejercicio. Treinta minutos de ejercicio diario es el mejor antídoto contra la tristeza y el estrés. La actividad física brinda grandes beneficios para nuestra salud y felicidad. Nuestro cerebro libera endorfinas, un eficaz antidepresivo.

2.- Desayunemos bien. Diversos estudios demuestran que este hábito a primera hora del día (y todos los días) ayuda a tener energía, pensar y desempeñarse de manera eficiente en nuestras distintas actividades diarias.

3.- Agradezcamos y expresemos gratitud. Comencemos cada día pensando en todas las cosas que tenemos y nos dan felicidad. De esta manera, reforzamos la apreciación por nuestra vida y alejamos pensamientos negativos.

4.- Seamos asertivos. Ser asertivo mejora la autoestima y, en el lado contrario, tener poca voluntad y aguantar cosas en silencio, genera tristeza y desesperanza.

5.- Gastemos el dinero (no importa cuánto) en experiencias más que en objetos. Obtenemos más felicidad de viajes, cursos y encuentros que de la adquisición de cosas materiales.

6.- Enfrentemos nuevos retos. No es suficiente fijarse metas, hay que cumplirlas. Metas pequeñas, claras y realísticas a corto o mediano plazo.

7.- Seamos amables. Con solo sonreír, las personas cambian el estado de ánimo. Complementemos esa acción diaria realizando actos de generosidad y cultivando relaciones cercanas.

8.-Usemos zapatos cómodos y cuidemos nuestra postura. Nadie puede comenzar bien un día con dolor de pies y caminando encorvado. Un buen calzado y caminar derechos con los hombros ligeramente echados hacia atrás ayudan a mantener un buen estado de ánimo.

9.-Escuchemos música. Está comprobado de escuchar música, despierta deseos de cantar y bailar, y por ende, de alegrarse la vida.

10.-Alimentacion y meditación. Los alimentos tienen un impacto importante en nuestro estado de ánimo y el practicar la religión o la espiritualidad, calma nuestro cerebro y nos brinda paz y estabilidad emocional.

Gracias a Tal Ben-Shahar, Harvard University

Il fenomeno Hikikomori: la dipendenza dalle tecnologie





Secondo un sondaggio, il 51% delle persone tra i 15 e i 50 anni controllano in media lo Smartphone da 75 a 110 volte al giorno.



Dal sondaggio emerge che specialmente i giovani non riescono a staccarsi dalla “rete”. Il bisogno di controllare continuamente lo Smartphone non li abbandona neppure di notte. Purtroppo anche gli adulti non hanno comportamenti molto diversi: il 58% non sa stare senza cellulare.

Queste dipendenze stanno producendo alterazioni nel nostro comportamento interpersonale. La più rischiosa è l'isolamento sociale.
I giovani di oggi sono molto più impulsivi e hanno grande difficoltà a gestire la noia. Sono meno curiosi, non sentono il bisogno di verificare le fonti da cui traggono notizie o a fare ricerche per controllare se quello che hanno letto è vero. Stiamo andando verso una costruzione di una identità digitale.

Un’altra alterazione è l’allontanarsi dall'empatia, fino a far diventare indifferenti al dolore altrui. Tutto quello che si fa lo si vuole condividere subito. Senza pensare alle conseguenze che ricadranno su di sé né tantomeno sugli altri. La tecnologia ci permette di vivere tutto in modo immediato, anche la paura o un evento traumatico, ma non personalmente. Siamo spettatori assenti: non ci sono emozioni in quello spazio virtuale. Si condivide e basta. Si è centrati sul bisogno immediato, senza pensare.

Il fenomeno Hikikomori (Hiku: tirare indietro – Komoru: ritirarsi) corrisponde al termine Social Withdrawal e si riferisce a una condizione emozionale caratterizzata da desiderio di solitudine di isolamento dalla società e dalle relazioni interpersonali.
Gli Hikikomori sono ragazzi e adulti, di età compresa tra i 13 e i 35 anni, che decidono volontariamente di vivere reclusi nelle proprie stanze, evitando qualsiasi tipo di contatto col mondo esterno, familiari inclusi. Si tratta di una sorta di auto-esclusione dalla società odierna, le cui pressioni e richieste vengono percepite come insostenibili.

Come possiamo capire se la dipendenza che caratterizza i ragazzi è nella norma o se invece sta diventando patologica?

·         L'alterazione del ciclo sonno-veglia
·         Il mutare della condivisione sociale offline
·         Il modificarsi di alcuni tratti caratteriali

Dobbiamo stabilire dei momenti della giornata in famiglia sconnessi dalle tecnologie. Delle ore senza cellulare dove si gioca tutti insieme, si fanno lavori manuali, si esce per una passeggiata in un'area verde. Momenti in cui si abbandona il contatto virtuale e si torna al contatto reale tra esseri umani e natura.  

Da non sottovalutare.  

15/02/2018

“Positive Thinking” is negative…



According to some studies, “positive thinking” does more harm than good when we are denying reality and being dishonest to ourselves.
The philosophy of (forced) positive thinking means being untruthful; it means being dishonest. It means seeing a certain thing and yet denying what we have seen; it means deceiving others and ourselves.
We must understand that the negative is as much part of life as the positive. They balance each other.

Accept only the half-truth could be dangerous.

A half-truth is far more dangerous than a whole lie, because the whole lie will be discovered by us eventually.  However, we may never discover the half-truth. That is why it is dangerous.
The real problem is not the whole lie; the real problem is the half-truth pretending to be the whole truth. That is “positive thinking”.
The negative ideas of our mind have to be released, not repressed by positive ideas. We have to create a consciousness that is neither positive nor negative. That will be the pure consciousness and in that pure consciousness, we will be able to find a balance in our life.

“Positive thinking” is the philosophy of hypocrisy.

When we are feeling like crying, it orders us to sing. Those repressed tears will come out at some point, in some situation. There is a limitation to repression.  
Repressing our emotions can produce an irreparable physical and psychological damage.

Just let us hear our heart.

14/02/2018

Are we surrounded by genuine persons or fake persons?



1) A genuine person will always ask the opinion of others and will consider all sides of an argument before making a decision that will affect other people.

A fake person will find ways to put himself first and benefit from decisions he makes.
2) A genuine person will set expectations and will work with you to find ways to meet those expectations.
A fake person is always trying to gain an advantage over you, make you feel inferior to his position, and make sure you know how smart he is.

3) A genuine person is happy to take a backseat to those who deserve the praise instead of him. You will see this in many great leaders who give credit to their teams instead of taking it all for themselves.
A fake person, however, will impress upon others how much work he did and leave the teams to the wayside.

4) A genuine person will not want to be praised, but instead will want to celebrate the victories of everyone. He acts in a way that makes you feel like he cares about you and others.
A fake person will want lots of attention and will not hesitate to show off his victories.

5) A genuine person will bring up issues without malice and will work with you to improve on shortcomings.
A fake person will give avoid telling you what is wrong and talk about you behind your back, rather than have to face the issues head on.

6) A genuine person is consistent. He does, he says, he acts what he promises.
A fake person will wow you with his great ideas and words, but will rarely deliver on those words.

7) A genuine person knows that the best way to get ahead is to work in service of others.  
A fake person will put his needs first, making sure he is taken care of above all else.

What kind of person do you prefer?

En clase, el “enfriamiento” es tan importante como el “calentamiento”



Como Educadores, la mayoría de nosotros estamos muy atentos a cómo comenzar una clase pero pocas veces nos interesamos en cómo finalizarla. El final de una clase es tan importante como el inicio porque ese breve momento puede ayudar a nuestros alumnos a repasar, conservar e incluso memorizar los puntos importantes de la lección.
Al comienzo de cada lección generalmente preparamos un "calentamiento", así que al final de cada lección deberíamos preparar un "enfriamiento". Podemos hablar sobre cualquier tema que los estudiantes hayan encontrado confuso o difícil ese día. Es un buen momento para responder preguntas. Debemos asegurarnos de que todos nuestros alumnos salgan con más claridad y menos confusión sobre los temas tratados en nuestra lección.
1.  Intervenciones breves
Para esta actividad, debemos hacer que todos se turnen para una intervención de máximo un minuto a la clase. Cada estudiante puede hablar sobre lo que se trató durante la lección, su parte favorita o un resumen sobre una actividad en la que trabajaron.
2.  Correcciones y comentarios
Durante los últimos 10-15 minutos de la clase, es una buena idea repasar algunos de los errores que surgieron durante la lección. Ayudar a corregir (y no corregir) los errores de nuestros estudiantes durante el último momento de la clase es extremadamente efectivo ya que de esa manera, ellos memorizarán mejor las correcciones y los comentarios.
3.  Escribir
Podemos realizar una actividad de redacción que describa en detalle lo que se hizo durante la lección y, en la próxima clase, al final, podemos revisar y comentar juntos los errores de escritura.

Estos son solo algunos ejemplos para ayudarnos a concluir nuestras lecciones de una manera más atractiva, divertida y eficaz. Útiles y aplicables a todo tipo de clases y edades.

Confermato: parlare due o più lingue protegge dall’Alzheimer


I ricercatori dell’Ospedale San Raffaele di Milano hanno identificato le basi neurologiche grazie a cui il cervello delle persone bilingui è in grado di compensare i danni causati della malattia di Alzheimer.
Le persone bilingui risultano più protette contro la demenza di Alzheimer, che si manifesta in questi individui in età più avanzata e con sintomi meno intensi. Parlare due lingue lungo l’arco della vita modifica infatti la funzione cerebrale, per quanto riguarda sia l’attività metabolica frontale sia la connettività tra specifiche aree del cervello, tanto da compensare i danni prodotti dalla malattia. I risultati dello studio rappresentano un contributo fondamentale alla ricerca dei fattori in grado di ritardare o contrastare una malattia ancora priva di cure farmacologiche efficaci.
L’essere bilingue può ritardare l’esordio di alcuni tipi di demenza senile fino a 5 anni. Tuttavia, i meccanismi neurobiologici che sottendono questo effetto protettivo sono ancora largamente sconosciuti. 
Negli studi, i pazienti bilingui affetti da demenza di Alzheimer sono risultati in media più anziani di 5 anni rispetto ai monolingui e hanno ottenuto punteggi più alti nei test cognitivi volti a valutare la memoria verbale e visuo-spaziale (la capacità di riconoscere luoghi e volti). Questo fenomeno è la prova che il bilinguismo costituisce una “riserva cognitiva” che funziona da difesa contro l’avanzare della demenza. 
Nello studio appena pubblicato, i ricercatori mostrano che il cervello dei pazienti che parlano due lingue, rispetto a quello dei pazienti monolingue, presenta una maggiore attività metabolica nelle strutture cerebrali frontali– implicate in compiti cognitivi complessi – e una maggiore connettività cerebrale in due importanti reti cerebrali che eseguono le funzioni di controllo cognitivo ed esecutivo.  Sarebbero anche questi meccanismi a garantire ai pazienti bilingue performance cognitive migliori a fronte della perdita di strutture e funzioni cerebrali importanti.
Attraverso un questionario sull’uso delle due lingue, lo studio dimostra inoltre che gli effetti positivi del bilinguismo dipendono anche dal livello di esposizione e di utilizzo delle due lingue. Confrontando i risultati del questionario, si osserva che più le due lingue sono utilizzate, maggiori sono gli effetti a livello cerebrale e migliore è la performance.

Il punto non è quindi conoscere due lingue, ma usarle costantemente in maniera attiva e durante tutto l’arco della vita.


08/02/2018

“Soft” STEM…



The Technical Skills (STEM): Science, Technology, Engineering and Mathematics, are the core of any organization. Nevertheless, the oxygen of any good organization comes from the Soft Skills: Communication, Empathy, Critical Thinking, Problem Solving, Creativity, and Strategic Insight.

1. Communication

Organizations must grow to remain successful making efficiencies without compromising. However, the team must be able to communicate these ideas effectively, to share its ideas and strategies clearly, succinctly and in simplify way. An efficient Communication includes an active listening: listen to what the clients need or listen to their feedbacks to allow other ideas and suggestions to come in.  

2. Empathy
We work better with people we like. This means that for a team to function at the highest level, its members must be empathetic. Personal and professional empathy will lead to a productive working atmosphere where members feel respected and valued. It also a positive way to face conflicts as a way to promote creativity.  

3. Critical Thinking
The word “critical” has the connotation of a negative evaluation, but in a positive context, its definition turns into “an analysis of the merits and faults.” Developing critical thinking is key in our whole life. 

4. Problem Solving
Problem solving is a soft skill that comes out as soon as we use our skills of communication, listening, empathy, insight, critical thinking. We will be able to approach the task of finding a solution rationally, logically and calmly.

5. Creativity
Children are king of creativity. When they are creating something new they have a completely attention and the results inspire pride and satisfaction. As adults, we easy forget the joy of creativity, relying as we do on processes and procedures to organize our workdays. Using soft skills, we can harness the benefits of creativity in all areas of our life. 

7. Strategic Vision
The ability to translate past trends and current situations into a prediction of the future is a soft skill. When we get it right, we are a step ahead of our competitors; we can be more proactive; we acquire resources more efficiently and we spend on initiatives that are targeted at future growth, rather than spending on fighting problems in the present.


07/02/2018

El respeto se gana respetando…




El respeto es como la atención: no se exige, se genera.










Erróneamente muchos piensan que el respeto se gana por poseer una posición social o económica en la vida; por gritar más alto, por mandar. Esos son solo comportamientos de enormes egos que aman que alrededor de ellos se forme una especie de casta de veneradores (o aguantadores) de primera línea. Eso no es respeto.

El respeto se gana comportándose en manera simple, coherente y correcta con nosotros mismos y con los otros.

Dinero, fama, bienes materiales no son necesarios. La manera en que las otras personas nos perciben no está relacionada a elementos extrínsecos (nivel social, dinero, estudios). La integridad es la clave para lograrlo y lo más importante es tener siempre presente que el respeto es como la atención: no se exige, se genera.

Las personas que gozan de un verdadero respeto, generalmente poseen estas características:

1) Muestran respeto por los otros
2) Mantienen su palabra
3) Son coherentes
4) Ayudan a otros
5) Saben pedir ayuda si es necesario
6) Son francos y sinceros
7) Siempre se esfuerzan para mejorar
8) Se responsabilizan de sus actos
9) Utilizan el buen humor
10) Están abiertos a otras opiniones
11) Son gentiles
12) Saben ver el lado positivo de cada situación
13) Son modestos

06/02/2018

“Ciao” e “Grazie”: L’importanza del saluto e del ringraziamento nei bambini…








Il saluto e il ringraziamento donano un significato profondo e vero alle nostre giornate, ci collegano con gli altri in modo positivo e piacevole.





Ma quante volte capita a noi adulti di obbligare in modo insistente il bambino a salutare o ringraziare?

Se qualcuno saluta nostro figlio o gli regala qualcosa sentiamo il bisogno di invitarlo a rispondere con un “ciao” o con un “grazie”. In questo modo, se loro ripetono ciò che noi vogliamo sentire dire, ci sentiamo in pace con la nostra coscienza sociale, pensiamo che ci siamo comportati da buoni genitori, da buoni educatori, da persone “perbene”.

In realtà un’educazione a comando non insegna nulla. In nostro cervello e specialmente quello dei bambini piccoli, impara solo ed esclusivamente mediante l’esempio. Ricordiamoci che il nostro cervello a qualunque età è autonomo e non gradisce né ordini né consigli. Se come adulti manifestiamo quotidianamente la nostra gratitudine o porgiamo un saluto anche all’estraneo che incontriamo per strada, allora il nostro bambino, per imitazione metterà in atto anche lui questi atteggiamenti.

Possiamo rafforzare questi due comportamenti sociali non solo con il nostro esempio quotidiano ma con l’uso di fiabe, storie o aneddoti che parlano di quanto sia bello salutare o ringraziare qualcuno e di quanto sia piacevole ricevere un saluto o un ringraziamento.

Una educazione genuina e vera si basa su poche parole e molti fatti.

Il nostro agire lascia un segno indelebile sui nostri figli: trasmette un messaggio forte e chiaro, più di mille parole.

“Ciao” o “Grazie” sono parole importanti e un bambino deve sentirsi pronto a dirle da solo e non quando vogliamo noi. La tempistica evolutiva dei bambini va rispettata; vanno rispettati i loro silenzi, i loro indugi. Arriverà il momento in cui, con naturalezza e genuinità saluteranno e ringrazieranno.

Dobbiamo imparare a considerare e rispettare il bambino come un essere vivente diverso da noi che ha una sua personalità, una sua maniera di interpretare il mondo che lo circonda.


05/02/2018

The daily morning battle…



Children’s adult life depends on what we as adults decide for them today.

Millions of schoolers have to wake up early every day to go to school. It is a battle every morning for them and their parents. 
Sleep deprivation in kids and teenagers as a result of early school start has been a topic of concern and debate for nearly two decades. 


It is not laziness!

Research findings show that teens’ inability to get out of bed before 08:00 is a matter of human biology, not a matter of attitude. The sleep patterns of brain depend on the age. Due to the biology of human development, the sleep mechanism in kids and teens does not allow the brain to naturally awaken before about 08:00. This gets into conflict with school schedules worldwide.

The human brain has a marked shift in its sleep/wake pattern. At puberty, humans experience a delay of sleep timing in the brain. As a result, sleep patterns of children enabled them to rise early and be ready to be concentrated and motivated for learning.
In teens, the secretion of melatonin, the sleep hormone, begins at about 22:45 and continues until about 08:00. What this means is that teenagers are unable to fall asleep until melatonin secretion begins and they are not able to awaken until the melatonin secretion stops.

These changes in the sleep/wake pattern of teens are dramatic and beyond their control.

Expecting teens to go to bed earlier is not a solution. The sleep requirement for teenagers is between 8-10 hours per night. That indicates that the earliest healthy wake-up time for teens should not be before 07:00. Studies on sleep in general, and on sleep in teens in particular, have revealed the serious negative consequences of lack of adequate sleep. Teens who are sleep-deprived – defined as obtaining less than 8 hours per night – are significantly more likely to use cigarettes, drugs and alcohol. The incidence of depression among teens significantly rises with less than nine hours of sleep. Feelings of sadness and hopelessness increase from 20 % up to nearly 50 % in teens who sleep 4 hours or less per night.

Results from schools that switched to a late start time are encouraging: teens’ use of drugs, cigarettes, and alcohol decline and their academic performance improves significantly with later start time.

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