Attraverso
tecniche di neuroimmagine, le neuroscienze hanno identificato alcune attività
che possono modificare il nostro cervello in modo permanente, cambiando la sua
struttura, aumentando o riducendo le sue dimensioni o alterando il suo
equilibrio chimico.
Cose che fanno
male…
1. Dormire poco
Tra i danni
causati da una mancanza di sonno, vi è il rimpicciolimento del nostro cervello.
Questo può verificarsi in aree importanti come i lobi temporali, parietali e
frontali, ovvero in quelle aree responsabili, tra l’altro, del linguaggio, del
tatto, dell’equilibrio e della capacità di eseguire calcoli o prendere
decisioni.
2. Sentire dolore
cronico
Per quanto si
possa riuscire a convivere con la sofferenza fisica perenne, il cervello
comunque si altera. In modo particolare, l’area in cui si registrano le
maggiori alterazioni delle connessioni neurali è la corteccia frontale,
associata alla gestione delle emozioni. Se si prova dolore in qualsiasi momento,
certe aree cerebrali sono continuamente attive, con il conseguente
deterioramento ed eventuale morte di neuroni.
3. Fumare
Quando pensiamo
agli effetti del tabacco sulla nostra salute, non dobbiamo considerare solo i
polmoni: la dipendenza dalla nicotina è pericolosa anche per il cervello.
Ricercatori hanno infatti scoperto che il cervello dei fumatori presenta meno
aminoacidi nella corteccia cingolata anteriore, la parte del cervello che
elabora il piacere e il dolore. Bassi livelli di essi sono connessi a disturbi
psichiatrici come la schizofrenia o la demenza, così come la tendenza all’abuso
di droghe.
4. Accumulare
troppi grassi
Accumulare troppi
grassi non solo è dannoso per il metabolismo, in quanto aumenta il rischio di
problemi cardiaci, ipertensione e diabete, ma può essere nocivo anche per il
cervello. Più alto l’indice di massa corporea, maggiore è il rischio di un
rimpicciolimento del cervello con l’avanzare dell’età.
Cose che fanno
bene…
1. Leggere romanzi
Leggere può
trasformare la struttura di certe aree cerebrali. Ad esempio, le connessioni
neurali nel lobo temporale, legate al linguaggio, e quelle nel solco centrale,
legate all’attività motoria, aumentano dopo la lettura di un romanzo creando
nuovi schemi cerebrali che ci rendono più intelligenti.
2. Giocare
videogiochi
Uno studio ha
dimostrato che giocare per circa 10 ore può modificare l’attività elettrica del
cervello. I miglioramenti riguardano sia l’attenzione visiva, sia la capacità
di ignorare le informazioni non rilevanti. In altre parole, i videogiochi
d’azione possono aiutare lo sviluppo dell’attenzione selettiva spaziale,
abilità che si rivela molto utile in diverse attività quotidiane.
3. Meditare
Dopo aver
meditato, il nostro cervello non è più lo stesso: dall’aumento della sostanza
grigia nell’ippocampo che migliora la nostra memoria, alla riduzione del
livello di cortisolo (l’ormone dello stress) e della sensazione di ansia,
all’aumento del volume in aree connesse alla regolazione delle emozioni, alle
emozioni positive e all’autocontrollo, fino al miglioramento della nostra
capacità di prestare attenzione.
4. Praticare sport
Allenare il
nostro corpo può aumentare il volume dell’ippocampo, consentendoci una memoria
migliore. L’attività fisica può anche aiutare il nostro cervello a invecchiare
meglio, ovvero a non invecchiare troppo in fretta, e stimola anche la
neuroplasticità, in quanto favorisce la crescita di nuove connessioni tra le cellule
in varie aree corticali.
5. Imparare
Imparare qualcosa
di nuovo cambia la biochimica del nostro cervello: a livello delle connessioni
tra neuroni, una proteina chiamata delta-catenina si lega a un acido grasso per
permetterci di immagazzinare nuovi dati nella nostra memoria. Ma anche la
struttura del cervello cambia: imparare una nuova lingua o conoscere
perfettamente le strade della nostra città per esempio, aumenta la sostanza
grigia del nostro cervello. (vedi il mio post sui “Black Cabs” londinesi)
6. Giocolare
Riuscire a far
ruotare nell’aria tre palline non è soltanto divertente, ma anche un importante
stimolo cognitivo. Come dimostrato da uno studio, questa attività produce
cambiamenti nella sostanza bianca del cervello, a qualsiasi età. Dopo un
allenamento di mezz’ora al giorno per sei settimane, si sono osservati
cambiamenti visibili nei collegamenti cerebrali in aree correlate
principalmente alla visione periferica, una capacità estremamente importante
nella vita di tutti i giorni.